COMUNICATO STAMPA
L’assemblea del
Personale dell’Area Ricerca CNR ed INAF di Bologna, indetta il
3 Ottobre 2008, dalle
Organizzazioni sindacali e dai lavoratori precari,
ha dichiarato,
all’unanimità,
lo stato di
AGITAZIONE
dei
Lavoratori per ribadire la gravità della legge 133/2008 (Decreto
Brunetta) e dell’emendamento all’art. 37 bis del DDL 1441 (Disposizione
per lo sviluppo economico e per la stabilizzazione della finanza
pubblica) attualmente in iter di approvazione.
La legge 133/2008,
approvata non a caso nel vuoto agostano, blocca il turn-over per alcuni
Enti e lo limita fortemente per altri, e riduce ulteriormente le
dotazioni finanziarie di Università ed Enti di Ricerca.
Tale legge impone una
riduzione progressiva della pianta organica del personale e fissa un
limite temporale di tre anni al ricorso a lavoratori precari,
indipendentemente dalla forma di contratto e dalla provenienza dei
fondi utilizzati.
In aggiunta,
l’emendamento attualmente in discussione in Parlamento, mira in
sostanza a cancellare il processo di stabilizzazione dei precari
faticosamente iniziato dai precedenti Governi, che avrebbe permesso di
sanare situazioni incancrenite da anni di blocco delle assunzioni e
mancate politiche del personale, oltre che dato una occasione per
iniziare finalmente ad investire sui giovani e sulla formazione.
Stando alla situazione
attuale, questi provvedimenti porteranno in breve tempo alla espulsione
della quasi totalità del personale precario attualmente presente negli
Enti, personale fondamentale per la sopravvivenza dei progetti di
Ricerca, degli Enti stessi e del sistema competitivo del Paese basato
sull’innovazione e sulla conoscenza scientifica.
Con queste leggi si
vanificano anni di finanziamenti pubblici investiti sulla formazione
dei giovani, che si vedono preclusa ogni possibilità di proseguire
nella strada intrapresa, con l'unica prospettiva di ingrossare le fila
dei “Cervelli in Fuga”, in Paesi stranieri che scommettono sui giovani.
L’assemblea si propone
di mettere in atto tutte le iniziative possibili per sensibilizzare
l’opinione pubblica al problema.
Comitato PRECAREA
contatto:
Vittorio Morandi
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