Atto Costitutivo

1) PIANIFICAZIONE DELLE ASSUNZIONI NEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA

La mancanza di una programmazione nell'assunzione del personale, ha portato negli ultimi 20 anni alla sedimentazione di vari “strati” di precariato all’interno del CNR e dell’INAF. Ad esempio, un’indagine interna all’Area della Ricerca di Bologna ha messo in evidenza che nell’anno 2006, circa il 40% dei lavoratori ha posizioni a tempo determinato o atipiche (co.co.co, assegni di ricerca, collaborazioni occasionali, borse di studio, contratti d’opera).
Per tali motivi è necessaria una pianificazione delle assunzioni che garantisca lo sviluppo del CNR e dell'INAF sul medio e sul lungo periodo e che nel breve periodo punti a risolvere il problema dei nuovi precari storici, perché crediamo che una programmazione seria non possa partire che da una situazione sana.


2) ARMONIZZAZIONE E REGOLAMENTAZIONE DELLE FORME DI PRECARIATO ALL’INTERNO DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA

In nessun regolamento degli Enti Pubblici di Ricerca è prevista una “progressione” nel precariato. Le forme contrattuali sopra elencate sono spesso utilizzate indipendentemente da come sono state concepite e dalle reali potenzialità del soggetto. La forma del contratto proposta al precario, infatti, dipende frequentemente dalla disponibilità temporale e quantitativa dei fondi oltre che dalla sensibilità del referente dei fondi stessi. Allo stesso modo, una persona assunta a tempo determinato può ritrovarsi da un anno all'altro a svolgere le mansioni di consulente esterno per poi tornare ad essere in qualche forma dipendente.
Dunque, appare necessaria un’armonizzazione e regolamentazione delle forme di precariato previste, che tenga innanzitutto conto delle esigenze professionali di chi da precario lavora negli Enti di Ricerca, ma anche, senza nessun intento vittimistico, delle implicazioni che una situazione di precariato come quella descritta, per tempi e forme, comporta da un punto di vista sociale e personale.


3) PROSPETTIVE CHIARE SULLA FUTURA POLITICA DI PROGRAMMAZIONE DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA

Crediamo che occorra una pianificazione dello sviluppo degli Enti di Ricerca che parta dal problema del personale e che non sia avulso dalla realtà in cui ci si trova ad operare. Questo con lo scopo di avere un quadro chiaro e ben definito del destino degli Enti Pubblici di Ricerca sul lungo periodo.


4) APERTURA DI UN TAVOLO DI CONFRONTO SUL SISTEMA DEI CONCORSI NAZIONALI

Crediamo che, nell'attuale sistema-ricerca del nostro Paese, esistano problemi meno contingenti di quelli elencati negli obiettivi precedenti ma non meno importanti.
Uno fra questi è rappresentato dalla necessità di aprire un tavolo di confronto per affrontare e ridiscutere davvero il sistema dei concorsi nazionali, provando ad individuare forme nuove che risultino più consone alla realtà in cui ci muoviamo e contemporaneamente più trasparenti e funzionali.